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Ecobonus auto 2024: informazioni e requisiti per ottenerlo

19-Gen-2024

Articolo aggiornato il 12 aprile 2024

 

I recenti incentivi statali, previsti per il 2024, presentano notevoli benefici finanziari per coloro che optano per la guida di veicoli ecologici a ridotto impatto ambientale. Entro la prima settimana di maggio, infatti, dopo il vaglio ufficiale della Corte dei conti, si attende l’entrata in vigore di un decreto che introdurrà nuovi Ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni e che favorirà in particolare le fasce di reddito medio-basse. 

Le novità degli incentivi auto 2024

Il decreto, approvato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal Ministero dell’Economia, dal Ministero delle Infrastrutture e dal Ministero dell’Ambiente, destina significative risorse finanziarie per stimolare l’acquisto di veicoli in base al loro impatto ambientale, evidenziando l’impegno del governo nella promozione della mobilità sostenibile.  

In particolare, sono stati allocati 240 milioni di euro per l’acquisto di veicoli con emissioni di CO2 molto basse, comprese tra 0 e 20 grammi per chilometro, che includono principalmente le auto elettriche.
Per le auto ibride plug-in, con emissioni tra 21 e 60 g/km, sono stati riservati 150 milioni di euro, mentre un’ulteriore somma di 403 milioni di euro è prevista per veicoli che emettono tra 61 e 135 g/km. Da quest’ultimo importo, tuttavia, vanno dedotti 120 milioni già allocati e spesi, risultando così in una disponibilità effettiva di 283 milioni di euro.  

Il programma include anche misure per incentivare la rottamazione di auto più inquinanti, specificatamente quelle classificate da Euro 0 a Euro 4, estendendosi alle Euro 5 nel caso di acquisto di un veicolo elettrico o ibrido plug-in da famiglie con un reddito Isee non superiore ai 30.000 euro.  

Inoltre, il decreto estende gli incentivi anche ai veicoli usati che aderiscono allo standard Euro 6, con emissioni di CO2 non superiori a 160 g/km e un prezzo di vendita al di sotto dei 25.000 euro. Per questi veicoli, è previsto un incentivo di 2.000 euro nel caso in cui si proceda alla rottamazione di un veicolo classificato da Euro 0 a Euro 4. 

Viene introdotto anche un incentivo per l’installazione di impianti a GPL o metano per autotrazione su veicoli omologati in classi non inferiori a Euro 4. Questo sostegno finanziario ammonta a 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro per quelli a metano. 

Infine, per quanto riguarda i veicoli a due ruote, inclusi moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici, il decreto offre un contributo che può arrivare a coprire fino al 30% del costo di acquisto, con un limite massimo di 3.000 euro. Questa percentuale aumenta al 40% del costo, fino a un massimo di 4.000 euro, per coloro che rottamano un veicolo appartenente alle categorie comprese tra Euro 0 ed Euro 3. 

Gli incentivi per le auto elettriche

Le auto elettriche giocano un ruolo chiave nei nuovi incentivi, posizionandosi al vertice della sostenibilità ambientale. Gli importi di sostegno, attuali e disponibili, sono calibrati in base alle emissioni di CO2 del veicolo nuovo e sono contingentati al valore dell’auto. Il meccanismo prevede fasce di emissioni, con l’incentivo che varia in relazione a tali parametri.  

Ad esempio, per veicoli con emissioni tra 0-20 g/km di CO2, senza necessità di rottamare un vecchio mezzo inquinante, si può beneficiare di un risparmio fino a 6.000 euro, cifra che potrebbe aumentare a 7.500 euro per coloro con un reddito Isee inferiore ai 30.000 euro. Per chi, invece, decide di rottamare un veicolo Euro 4, l’agevolazione finanziaria potrebbe crescere a 9.000 euro, o addirittura a 11.250 euro per chi ha un Isee più basso. Eliminando dalla circolazione una vettura Euro 3, il vantaggio economico si estenderebbe fino a 10.000 euro, raggiungendo i 12.500 euro per chi beneficia del minor Isee. Cedere un’auto classificata Euro 0-2 potrebbe tradursi in un incentivo di 11.000 euro, che si potrebbe incrementare a 13.750 euro per gli aventi diritto al minor Isee. Un’ulteriore novità riguarda la rottamazione delle auto Euro 5: per chi possiede un Isee al di sotto dei 30.000 euro, il bonus potrebbe elevarsi a 8.000 euro. 

Questa strategia, come si può facilmente intuire, mira a favorire la transizione verso veicoli a zero emissioni, incoraggiando l’adozione di auto elettriche più efficienti dal punto di vista energetico. 

 

Fascia di emissioni Senza Rottamazione Rottamazione Euro 0, 1, 2 Rottamazione Euro 3 Rottamazione Euro 4 Rottamazione Euro 5
0-20 gr CO2 a Km € 6.000 € 11.000 € 10.000 € 9.000
ISEE < € 30.000 € 7.500 € 13.750 € 12.500 € 11.250 € 8.000

Gli incentivi per le auto ibride plug-in

Parallelamente, le auto ibride plug-in ricevono significativi incentivi, posizionandosi anch’esse come un’opzione di transizione verso la mobilità sostenibile. Le risorse attuali e disponibili sono altrettanto suddivise in fasce, e l’incentivo è sempre correlato alle emissioni di CO2

Per veicoli con emissioni comprese tra 21-60 g/km di CO2, l’incentivo può raggiungere i 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione del veicolo. Questo sostegno economico potremmo definirlo come un buon compromesso considerato che mira a incentivare l’adozione di auto ibride plug-in che combinano l’efficienza dei motori elettrici con l’autonomia fornita da un motore a combustione interna. L’obiettivo è dunque favorire una transizione graduale verso veicoli sempre più sostenibili, garantendo al contempo flessibilità in termini di autonomia. 

Per tutti questi incentivi è prevista una soglia di prezzo massimo del modello acquistabile, Iva esclusa, fissata a 35mila euro nelle fasce di emissione 0-20 e 61-135 e a 45mila euro in quella intermedia 21-60. 

Gli obiettivi del nuovo Ecobonus

Gli obiettivi del nuovo Ecobonus per il 2024 mirano principalmente a rinnovare e rendere più ecologico il parco auto circolante, riducendo l’impatto ambientale dei veicoli attraverso la promozione di quelli elettrici e a basso impatto. In parallelo, il programma è disegnato per offrire un supporto concreto ai redditi più bassi, rendendo gli incentivi particolarmente vantaggiosi per le famiglie con un Isee inferiore ai 30.000 euro. Questa iniziativa non solo facilita l’accesso a veicoli più sostenibili per un ampio spettro della popolazione, ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni nocive, allineandosi con gli obiettivi globali di sostenibilità e tutela dell’ambiente 

Con l’Ecobonus, il governo intende quindi accelerare il passaggio verso una mobilità pulita, incentivando la rottamazione di auto vecchie e inquinanti a favore di soluzioni più rispettose dell’ecosistema. 

Prospettive e Richiesta dell’Ecobonus

Con l’approvazione del decreto, il documento è ora in fase di valutazione finale dalla Corte dei conti, che dispone di un termine massimo di trenta giorni per le proprie conclusioni. 

L’eventuale assenza di obiezioni critiche porterà alla pubblicazione ufficiale in Gazzetta Ufficiale, assicurando così la disponibilità immediata dei fondi per gli incentivi. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sta lavorando all’aggiornamento della piattaforma online ecobonus.mise.gov.it, per facilitare le procedure di richiesta degli incentivi direttamente presso i concessionari, con un obiettivo chiaro: rendere il processo completamente accessibile al pubblico entro la prima settimana di maggio 

 

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