Articolo aggiornato il 28 giugno 2024
I recenti incentivi statali, previsti per il 2024, presentano notevoli benefici finanziari per coloro che optano per la guida di veicoli ecologici a ridotto impatto ambientale.
Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha ufficializzato la rimodulazione degli Ecobonus sull’acquisto di veicoli non inquinanti, con l’attivazione della nuova piattaforma ministeriale avvenuta il 3 giugno 2024 alle ore 10. Questo programma ha messo a disposizione 950 milioni di euro, a cui si sono aggiunti ulteriori 50 milioni per i veicoli dell’anno in corso, per un totale di 1 miliardo di euro.
Aggiornamento
Fin dai primi momenti di attivazione, la piattaforma ha registrato un elevato numero di richieste, tanto che i fondi per le auto elettriche si sono esauriti in meno di 9 ore.
Pronta la risposta da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti incalzato dai giornalisti:
Altri soldi ne potranno arrivare, ma bisogna sempre scegliere dove mettere i soldi.
Il decreto, approvato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal Ministero dell’Economia, dal Ministero delle Infrastrutture e dal Ministero dell’Ambiente, destina significative risorse finanziarie per stimolare l’acquisto di veicoli in base al loro impatto ambientale, evidenziando l’impegno del Governo nella promozione della mobilità sostenibile.
In particolare, è stato allocato del denaro per l’acquisto di:
Attenzione però: il prezzo di listino dei veicoli incentivati (iva esclusa) non deve superare i 35.000 euro per le vetture delle fasce tra 0 e 20 g/km (elettriche) e tra 61 e 135 g/km (termiche), e i 45.000 euro per le vetture delle fasce tra 21 e 60 g/km (ibride plug in).
Oltre a tali misure, il programma include anche incentivi per:
Le auto elettriche giocano un ruolo chiave nei nuovi incentivi, posizionandosi al vertice della sostenibilità ambientale. Gli importi di sostegno, attuali e disponibili, sono calibrati in base alle emissioni di CO2 del veicolo nuovo e sono contingentati al valore dell’auto. Il meccanismo prevede fasce di emissioni, con l’incentivo che varia in relazione a tali parametri.
Ad esempio, per veicoli con emissioni tra 0-20 g/km di CO2, senza necessità di rottamare un vecchio mezzo inquinante, si può beneficiare di un risparmio fino a 6.000 euro, cifra che potrebbe aumentare a 7.500 euro per coloro con un reddito Isee inferiore ai 30.000 euro. Per chi, invece, decide di rottamare un veicolo Euro 4, l’agevolazione finanziaria potrebbe crescere a 9.000 euro, o addirittura a 11.250 euro per chi ha un Isee più basso. Eliminando dalla circolazione una vettura Euro 3, il vantaggio economico si estenderebbe fino a 10.000 euro, raggiungendo i 12.500 euro per chi beneficia del minor Isee. Cedere un’auto classificata Euro 0-2 potrebbe tradursi in un incentivo di 11.000 euro, che si potrebbe incrementare a 13.750 euro per gli aventi diritto al minor Isee. Un’ulteriore novità riguarda la rottamazione delle auto Euro 5: per chi possiede un Isee al di sotto dei 30.000 euro, il bonus potrebbe elevarsi a 8.000 euro.
Questa strategia, come si può facilmente intuire, mira a favorire la transizione verso veicoli a zero emissioni, incoraggiando l’adozione di auto elettriche più efficienti dal punto di vista energetico.
Fascia di emissioni | Senza Rottamazione | Rottamazione Euro 0, 1, 2 | Rottamazione Euro 3 | Rottamazione Euro 4 | Rottamazione Euro 5 |
---|---|---|---|---|---|
0-20 gr CO2 a Km | € 6.000 | € 11.000 | € 10.000 | € 9.000 | – |
ISEE < € 30.000 | € 7.500 | € 13.750 | € 12.500 | € 11.250 | € 8.000 |
Parallelamente, le auto ibride plug-in ricevono significativi incentivi, posizionandosi anch’esse come un’opzione di transizione verso la mobilità sostenibile. Le risorse attuali e disponibili sono altrettanto suddivise in fasce, e l’incentivo è sempre correlato alle emissioni di CO2.
Per veicoli con emissioni comprese tra 21-60 g/km di CO2, l’incentivo può raggiungere i 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione del veicolo. Questo sostegno economico potremmo definirlo come un buon compromesso considerato che mira a incentivare l’adozione di auto ibride plug-in che combinano l’efficienza dei motori elettrici con l’autonomia fornita da un motore a combustione interna. L’obiettivo è dunque favorire una transizione graduale verso veicoli sempre più sostenibili, garantendo al contempo flessibilità in termini di autonomia.
Per tutti questi incentivi è prevista una soglia di prezzo massimo del modello acquistabile, Iva esclusa, fissata a 35mila euro nelle fasce di emissione 0-20 e 61-135 e a 45mila euro in quella intermedia 21-60.
Gli obiettivi del nuovo Ecobonus per il 2024 mirano principalmente a rinnovare e rendere più ecologico il parco auto circolante, riducendo l’impatto ambientale dei veicoli attraverso la promozione di quelli elettrici e a basso impatto. In parallelo, il programma è disegnato per offrire un supporto concreto ai redditi più bassi, rendendo gli incentivi particolarmente vantaggiosi per le famiglie con un Isee inferiore ai 30.000 euro. Questa iniziativa non solo facilita l’accesso a veicoli più sostenibili per un ampio spettro della popolazione, ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni nocive, allineandosi con gli obiettivi globali di sostenibilità e tutela dell’ambiente.
Con l’Ecobonus, il Governo intende quindi accelerare il passaggio verso una mobilità pulita, incentivando la rottamazione di auto vecchie e inquinanti a favore di soluzioni più rispettose dell’ecosistema.
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