L’avvento della mobilità elettrica, grazie a veicoli ecologici e sostenibili che riducono notevolmente il loro impatto ambientale, ha portato una ventata di cambiamento nel settore automobilistico. Tuttavia, nonostante i progressi significativi, ottenuti soprattutto negli ultimi anni, persiste un ostacolo che preoccupa automobilisti di tutto il mondo: la famigerata “range anxiety“, una condizione che potrebbe limitare l’uso e la diffusione di veicoli elettrici.
Ma di cosa si tratta? E quali sono le soluzioni che stanno emergendo per prevenire questo fenomeno?
La range anxiety, letteralmente “ansia da autonomia”, è quel senso di preoccupazione e incertezza che alcuni EV-driver – o futuri possessori di auto elettriche – sperimentano a causa della paura di rimanere senza carica prima di raggiungere la loro destinazione o la stazione di ricarica più vicina.
Questa tipologia di ansia può derivare da una combinazione di fattori, come la percezione dell’autonomia limitata dei veicoli elettrici rispetto alle auto tradizionali o la paura di rimanere bloccati senza energia in luoghi remoti, ma anche e soprattutto dalla credenza di falsi miti legati alla mobilità elettrica.
Si tratta quindi di un fenomeno psicologico che può ostacolare l’adozione diffusa di veicoli elettrici, nonostante gli evidenti progressi compiuti in questo settore.
La dicotomia tra i termini “range anxiety” e “charge anxiety“- spesso considerati erroneamente dei sinonimi – pone al centro della riflessione la vera natura delle preoccupazioni legate alla mobilità elettrica.
La range anxiety riflette l’incertezza sull’autonomia del veicolo elettrico, ovvero quell’ansia che fa temere agli EV-driver di rimanere a corto di carica durante uno spostamento. D’altra parte, la charge anxiety, letteralmente “ansia da carica”, riguarda la paura di non trovare una stazione di ricarica disponibile e/o affidabile quando necessario (magari dopo lunghi viaggi o code inaspettate), che aggiunge un livello di incertezza e preoccupazione all’esperienza di guida elettrica.
Benché entrambe le preoccupazioni siano valide, distinguerle in modo chiaro consente di adottare soluzioni mirate, affrontando specificamente i timori legati all’autonomia o all’accessibilità alle stazioni di ricarica.
Per mitigare la range anxiety è fondamentale adottare un approccio innovativo. Ma cosa sta concretamente emergendo nel mondo della mobilità elettrica per prevenire questa tipologia di ansia e assicurare una transizione agevole verso un futuro più sostenibile?
Un approccio diretto per affrontare la range anxiety è migliorare costantemente l’autonomia delle auto elettriche. Le nuove tecnologie delle batterie, per esempio, stanno contribuendo ad aumentare significativamente la distanza che un veicolo può percorrere con una singola carica; anche se il primo veicolo elettrico distribuito sul mercato, con un’autonomia massima di circa 175 km, sarebbe stato in grado di soddisfare le odierne esigenze di trasporto di molti conducenti, l’autonomia media dei veicoli elettrici è raddoppiata negli ultimi dieci anni, ma soprattutto aumenterà nei prossimi.
Questi progressi non solo soddisfano le esigenze attuali degli EV-driver, ma indicano anche un futuro in cui la range anxiety potrebbe essere risolta grazie alla costante evoluzione delle tecnologie. La sempre crescente autonomia dei veicoli elettrici si traduce infatti in una maggiore fiducia degli automobilisti nella capacità dei loro veicoli di affrontare viaggi sempre più lunghi, senza la paura di rimanere a corto di energia.
Poter disporre di una rete di ricarica sempre più estesa è un elemento molto importante per contrastare l’ansia legata all’autonomia. A tal proposito, governi, aziende e organizzazioni, oggi più che mai, stanno collaborando attivamente per installare nuove colonnine di ricarica in luoghi strategici, come parcheggi pubblici, centri commerciali e stazioni di servizio. Questo concreto ampliamento della rete è un intervento cruciale, volto a rendere la ricarica facilmente accessibile in ogni contesto, riducendo così l’apprensione degli EV-driver di non trovare una stazione di ricarica quando necessario.
Oltre agli sforzi per migliorare l’autonomia e l’accessibilità delle stazioni di ricarica, le innovazioni tecnologiche stanno giocando un ruolo fondamentale nel rendere la guida elettrica senza pensieri. Stanno infatti emergendo sempre di più sistemi avanzati di navigazione e gestione dell’energia, che permettono ai conducenti di pianificare il proprio percorso considerando la disponibilità delle stazioni di ricarica lungo il tragitto.
Applicazioni intelligenti come quella utilizzata da GASGAS (NEXTCHARGE), per esempio, forniscono informazioni in tempo reale sulla posizione delle stazioni di ricarica, sulla loro disponibilità e sui tempi di attesa stimati. Queste funzioni permettono quindi a ogni EV-driver sia di avere la situazione del proprio stato di ricarica sotto controllo che di poter pianificare in anticipo la ricarica, riducendo così al minimo il rischio di rimanere senza energia durante il proprio viaggio.
La range anxiety rimane ancora una sfida per l’adozione su larga scala dei veicoli elettrici, ma il settore sta rispondendo con soluzioni innovative e soprattutto mirate. Dalle batterie sempre più efficienti alla crescita delle reti di ricarica, fino all’introduzione di app intelligenti, il futuro della mobilità elettrica è sempre più promettente e, con un impegno continuo verso l’innovazione, possiamo sperare che la range anxiety diventi presto un lontano ricordo.
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